Quando parliamo del perdere peso o mantenersi in forma, non dobbiamo dimenticarci del ruolo che hanno gli ormoni.

Uno sbilanciamento ormonale è più frequente nelle donne, ma coinvolge comunque ambedue i sessi per svariati motivi, che vanno da quelli clinici allo stile di vita.
Il ruolo degli ormoni, è soprattutto quello di tenerci in equilibrio. Li possiamo descrivere come dei “messaggeri” con diverse funzioni.
Ad esempio: avete troppo zucchero in circolo? Interviene l’insulina.
Avete bisogno di rimanere svegli e concentrati? Entra in gioco il cortisolo.
Siete stanchi e avete bisogno di riposare? La ghiandola pineale produce la melatonina.
Questo complesso meccanismo può andare a volte , in crisi quando conduciamo una vita sregolata, ma anche a seconda dell’età, del sesso, delle condizioni climatiche e ambientali.
Quando siamo troppo stressati ed in questo periodo credo capiti a tanti, si induce un aumento perenne del cortisolo, che impedisce il riposo, e genera irritazione, stanchezza, e anche incapacità di concentrarsi.
Anche lo stare svegli a lungo con le luci accese di notte, lo schermo blu dello smartphone, sono fattori che possono ritardare la secrezione di melatonina.
Anche l’esercizio fisico se non regolato può creare una precisa risposta ormonale, che può mettere in crisi se non si conoscono bene le interazioni biochimiche del corpo. Per questo, sempre più spesso si parla anche di “allenamento ormonale”, ovvero quella specifica tipologia di allenamento utilizzata per l’aumento o la soppressione di un particolare ormone.

Si deve tenere in considerazione che molte volte accanto ai cattivi risultati di una dieta o di un programma completo di allenamento, può nascondersi uno sbilanciamento ormonale.
Ogni volta che pratichiamo attività fisica risvegliamo una risposta ormonale e l’organismo si organizza per controbilanciare gli effetti dell’allenamento.
I cambiamenti producono per esempio l’aumento di massa muscolare o anche la perdita di grasso.
Al contrario: una soppressione costante degli ormoni sessuali come il testosterone nel maschio, favorisce lo sviluppo di massa grassa anche grazie ad un parallelo aumento del cortisolo o dell’insulino-resistenza.
Una buona produzione degli ormoni sessuali e di ormone della crescita (HGH) , invece ci aiutano a mantenerci in forma.
Devo ricordare che il sovrallenamento può portare a produrre un eccesso di cortisolo, quando aumenta, il sistema nervoso simpatico attua una sorta di recesso primordiale che ci portiamo dietro da quando abitavamo nella savana e dovevamo difenderci dalle prede. È pur sempre valido in situazioni di emergenza, come, per esempio, un’aggressione, un pericolo improvviso.
L’effetto fisiologico di questo atto è rivelato da un aumento della pressione sanguigna, delle frequenza cardiaca, del rilascio di zucchero nel sangue.

Ma se questo non dovesse succede cosa avviene nel nostro corpo?
Aumenta la resistenza all’insulina, crolla la produzione di ormoni sessuali con effetti a cascata sull’umore, sul comportamento, anche sul sonno, non dimentichiamo anche sulla concentrazione, e ci sentiamo più stanchi con una caduta dei livelli di energia.
Quando il livello degli zuccheri nel sangue aumenta, l’organismo si adopera al massimo per abbassarlo, incidendo in maniera importante sul metabolismo, fino al punto di non riuscire più a bruciare i grassi.
Sono condizioni che si ritrovano nelle persone affette da obesità o che si muovono poco.
Durante un esercizio fisico è meglio che venga tenuto in considerazione questo aspetto legato all’insulina perché una maggiore sensibilità porta a un metabolismo più efficiente.
Quindi ; sì all’allenamento ad alta intensità sempre dopo autorizzazione medica , per regolare meglio l’insulina, ma non deve essere fatto tutti i giorni.