Pensieri e sensazioni sono la stessa cosa, un flash mentale si traduce molto spesso in uno stimolo fisico, e non solo, quando siamo innamorati.
Un mosaico complesso quello del rapporto tra corpo e mente.
Un pensiero a volte è una miccia, a volte può esserlo un’immagine piacevole, una bella emozione, e da subito il nostro corpo inizia a produrre adrenalina ed endorfine, le due sostanze che poi serviranno per ritrovare nello scatto il benessere perduto.
Sempre più spesso quando si sente parlare di malattia o di salute, troviamo dei collegamenti a parole come: disturbi psicosomatici o metamedicina. Ma a cosa ci si riferisce?

La psicosomatica è una branca che studia il rapporto tra mente e corpo, nello specifico, alla base di questi studi, c’è l’idea che le emozioni negative possano favorire lo sviluppo di sintomi e malattie psicosomatiche, contribuendo a generare una condizione di malessere.
La metamedicina invece, formata dal prefisso greco meta, che significa “al di là” e dal sostantivo “medicina”, che significa l’insieme dei mezzi messi in atto per prevenire, guarire e alleviare le malattie, appunto “va al di là “, ma di cosa? Della semplice cancellazione del dolore o scomparsa dei sintomi, ma si concentra sulla ricerca del fattore responsabile dei disturbi.

Molto spesso ci si domanda in che modo mente e corpo siamo in armonia tra loro.
Innanzitutto bisogna dire che dialogano attraverso gli ormoni e d i neurotrasmettitori che sono dei veri e propri “messaggeri” che lanciano segnali che come le parole, vengono lette e tradotte in azioni, emozioni e sensazioni.

Lo scambio di messaggi tra mente e corpo è reciproco ed è un incessante viavai di informazioni. Mente e corpo dialogano tra di loro anche usando come mezzo di comunicazione l’elettricità.
Possiamo definire il nostro cervello come un’ intreccio di cavi elettrici, ovvero di fibre nervose chiamate neuroni, connessi da milioni di sinapsi.
Queste fibre hanno il compito di far passare la corrente in quel grande impianto elettrico che chiamiamo corpo.
Pensiamo solo al fatto che l’elettroencefalogramma registra l’attività cerebrale mentre l’elettrocardiogramma registra l’attività cardiaca, ogni battito del nostro cuore deriva da un’impulso elettrico che risente tantissimo della sfera emotiva.
Un esempio su tutti, basti pensare a quando siamo agitati oppure emozionati cosa succede?
Subito sentiamo il cuore che incomincia a battere più forte!!!

Possiamo quindi affermare che le nostre emozioni sono il più grande “detonatore” di energia.