Il vago è il decimo dei 12 nervi cranici, è il nervo più lungo del corpo ed è un elemento chiave del cosiddetto ASSE INTESTINO CERVELLO.
Il nervo vago è il principale rappresentante del sistema nervoso parasimpatico.
All’interno del corpo umano, compie un lungo percorso stabilendo numerose innervazioni: con il condotto uditivo esterno, con la trachea, con lo stomaco, con i polmoni, con lo stomaco e con l’intestino.
Le sue funzioni sono molteplici e fondamentali per il controllo delle funzioni parasimpatiche del sistema digerente, per i polmoni e per il cuore.
È responsabile dell’attività motoria dei muscoli della laringe e della faringe e soprattutto trasmette al sistema nervoso centrale le informazioni sensitive gustative e informazioni sensitive dai visceri addominali e toracici.
Il termine “vago” deriva dalla parola latina “vagus”, che significa “vagabondo”, “errante”. Probabilmente, i medici hanno coniato questo nome in riferimento al lungo e intricato percorso che il nervo vago compie all’interno del corpo umano.
Il vago, oltre a regolare un’enorme quantità di funzioni del nostro corpo, prende informazioni dagli organi, inviandole al sistema nervoso centrale attraverso uno schema di comunicazione bidirezionale.
Mettendo, nel vero senso della parola, a contatto il primo cervello (o cervello superiore) con il secondo cervello (o cervello enterico).
Il nervo vago presenta due funzioni :
▶️ Funzione parasimpatica
* diminuzione della frequenza cardiaca
* Aumento delle secrezioni del tratto digerente
* Aumento della peristalsi intestinale
* Contrazione dei muscoli dei bronchi
* Dilatazione dei vasi arteriosi
▶️Funzione sensitiva
* Viscerale generale
* Viscerale sensitiva
* Motrice bronchiale
* ▶️ Il nervo vago è conosciuto per la sua sindrome che affligge molti persone , la sindrome vaso-vagale ovvero una reazione involontaria, più comunemente detta sincope, dovuta a fattori scatenanti come emozioni o la vista del sangue o un incidente che riduce la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, comportando una riduzione di sangue al cervello e lo svenimento. In alcuni casi, può essere soggetto di infiammazione dando origine a diversi disturbi.
* Questa può essere causata da diversi fattori come lo stress, l’ansia, cattiva alimentazione, artrosi cervicale che possono provocare sintomi assai comuni come svenimento, vertigini, nausea, vomito, mal di testa, tachicardia, pallore, acidità e problemi di stomaco e eccessiva sudorazione.
* ▶️ Attività fisica specifica per il nervo vago.
* Alcuni tipi di attività fisica aerobica, in particolare l’allenamento ad intervalli, hanno dimostrato un ottimo effetto sul medio termine, nella stimolazione dell’attività vagale.
* Allenamento respiratorio. La respirazione è una delle tecniche più efficaci per regolarizzare il funzionamento del sistema nervoso autonomo.
* Lavora sul tratto cervicale. Il lavoro sul tratto cervicale è il principale e più efficace metodo di riduzione dei sintomi legati al nervo vago.
* Per riabilitare il tratto cervicale consiglio di eseguire questi esercizi di respirazione diaframmatica perché la base dell’ attività fisica per il nervo vago è la respirazione. Se non avete una buona respirazione, i vostri muscoli cervicali rimarranno sempre troppo contratti. Più la vostra respirazione è alta e superficiale, più utilizzate i muscoli cervicali per respirare, causandone un sovraccarico.
Ecco quindi come eseguire una buona respirazione diaframmatica:
Ecco alcuni esempi :
1. Sdraiatevi a pancia in su e piegate le gambe. Mettete un supporto sotto la testa se necessario.
2. Appoggiate le mani al torace: serviranno per sentire se lo state muovendo (non deve muoversi il torace ma la pancia)
3. Appoggiate un libro sulla pancia, servirà a “sentire” il movimento
4. Inspirare lentamente dal naso: mentre inspirate , cercate di gonfiare la pancia come se fosse un palloncino. Se state eseguendo l’esercizio correttamente, sentirai il libro sulla pancia alzarsi e non avvertirai alcun movimento del torace sotto le mani
5. Espira dalla bocca, svuotando completamente la pancia
6. cercate di fare respirazioni lente e sempre più profonde. Attenzione: se cercate di fare una respirazione più profonda, sentirete entrare in gioco il torace. Se sentite che il torace entra in gioco, cominciare l’espirazione.
7. Di giorno in giorno, cercate di fare respirazioni sempre più profonde senza coinvolgere il torace
* Ripetere questo esercizio tutti i giorni per un minimo di 4-5 minuti, fino a che non saranno automatizzati.
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