In questo periodo, nei gruppi che seguo, sto progettando ed attuando dei percorsi motori specifici per combattere la sarcopenia, nello specifico la perdita di massa muscolare, che rappresenta una delle prime implicazioni dell’età avanzata e non, con un effetto domino sulla salute generale. Da essa infatti dipendono l’indebolimento dell’intero organismo che può, nei casi più gravi, portare alla disabilità.
Quando una persona si alza con difficoltà dalla posizione seduta ad in piedi e si deve aiutare appoggiandosi su qualcosa con le mani oppure, altro semplice esempio, quando una persona non riesce a sollevare un peso oppure ad aprire una bottiglia di acqua anche quello può essere sarcopenia.

Importante inizialmente è valutare lo stato delle proprie gambe.
Trovarci in situazione sarcopenica è un segno di netta decadenza strutturale e funzionale del corpo umano.
Va detto che tutto succede con lentezza, non ci accorgiamo di cadere nella perdita di muscolo se non quando compiamo degli atti che ci mettono in difficoltà o pericolo.
Ma succede e se non si ferma è irreversibile.
La modifica estetica delle gambe non esprime solo una variazione di immagine ma indica lo stato di salute di un corpo.
Tra i primi muscoli che si tende a perdere sono i glutei, e ciò compromette molto la postura. Perdere muscoli glutei causa una inclinazione in avanti del corpo con una difficoltà molto spesso anche nel camminare. Vedere una persona che quando cammina tende ad avere la posizione del suo corpo inclinata in avanti, è una immagine di progressiva perdita di muscolo e quindi di tonicità.
Questa situazione sarcopenica comunque non ha età, la perdita di muscoli puoi avvenire a qualsiasi età e per svariati problemi.
Se analizziamo gli arti superiori, possedere uno strato di grasso ballerino (braccia a tendina) vuol dire perdita di muscolo e dobbiamo subito intervenire per non compromettere anche la mobilità generale.
La riduzione dei muscoli delle braccia e delle gambe causa una riduzione del metabolismo dei grassi.
Nei muscoli troviamo i mitocondri: strutture cellulari in grado di bruciare gli acidi grassi, questi sono le “caldaie” dove vengono eliminati gli acidi grassi alimentari per produrre energia biochimica necessaria per vivere. Riduzione dei muscoli vuol dire riduzione del mitocondri, vuol dire tendere ad accumulare grasso corporeo. Una scelta la possiamo fare, ovvero cercare di mantenere i muscoli delle braccia e della gambe in allenamento, anche solo camminando per mantenere i muscoli delle gambe e cercare di svolgere ogni giorno esercizi di resistenza sia a corpo libero che con piccoli attrezzi.
Il miglior tipo di esercizio per contrastare la sarcopenia è quello aerobico (es: camminata , corsa leggera, nuoto, bicicletta , ecc.), da abbinare, per ottenere un effetto ottimale, all’esercizio anaerobico o di contro-resistenza (es: sollevamento pesi con l’ausilio di macchine e attrezzi specifici.
Ricordo che è importante avere una alimentazione con più proteine (vegetali e animali). In ogni pasto dobbiamo inserire almeno 20 g di proteine pesce, carne bianca, uova, lenticchie, ceci, semi oleosi, prosciutto crudo magro, bresaola, formaggi freschi ecc.
La dose di 20 g a pasto si riferisce alla dose effettiva di proteine contenute negli alimenti, non al peso degli alimenti. Questa dose a pranzo di proteine consente di attivare la sintesi delle proteine muscolari e sistemiche. La sintesi delle proteine avviene nelle tre ore successive ad ogni pasto. Durante il digiuno non si ha sintesi di proteine.
Cosa fare per rallentare il processo?
Un’attività fisica regolare e calibrata e personalizzata e un’alimentazione con un adeguato apporto proteico ed eventualmente un’integrazione nutrizionale sono in grado di rallentare la progressione della sarcopenia.