Molte persone “corrono” dentro di loro, sempre in uno stato di ansia, agitazione e a volte anche panico.
Questa condizione fa consumare molta energia che si tramuta, molto spesso, in stanchezza sia fisica che psichica.

In noi esiste energia metabolica-fisica ed energia psichica, legata alla nostra interiorità, alla nostra capacità di reagire agli eventi e alle emozioni giornaliere.
Possiamo introdurre un eccesso di energia alimentare e accumuliamo grasso visibile e grasso invisibile (trigliceridi e colesterolo nel sangue e nelle cellule).
Possiamo, invece, essere in grave deficit di energia psichica, che ci fa sentire scarichi, esauriti.

Il grande artista Salvador Dalì ha dipinto il corpo di una donna a “cassetti”. I cassetti del vivere sono gli eventi, le azioni, le delusioni e le gioie giornaliere. Tenere più cassetti aperti vuol dire avere “pensieri” che legano la nostra mente, che ci fanno perdere energia. Chi ha troppi cassetti aperti, chi corre dentro, tende anche a camminare velocemente.

Allora se vi accorgete di camminare veloce, vi consiglio di adottate un passo lento, deliberatamente lento, come terapia.
Se per qualche motivo siamo costretti ad accelerare (piove, diventa buio, qualcuno si è fatto male, ecc), dobbiamo essere consapevoli che siamo sotto stress. È lo stress che fa la differenza. È lo stress che ci impedisce di vivere serenamente il nostro cammino, il non saper più vivere nel qui e ora ma essere proiettati all’arrivo.
Allora andremo in affanno e la camminata da lenta diventerà veloce, perché la sentiremo innaturale.

Imparate il saper vivere il presente senza fretta, godersi il cammino fermandosi a osservare un anche un fiore, sforzatevi di mantenere un’andatura lenta e questo influirà nella vostra psiche oltre che nel beneficio fisico.