L’attività fisica è una medicina, dobbiamo mettercelo in testa e tenerlo costantemente presente.
Le persone devono uscire dai tradizionali canoni, dove l’attività fisica è sinonimo di fatica, di sacrificio, di sudore, ma invece è salute e benessere.
I buoni proposito di muoversi di più devono essere mesi in atto però, fin da giovani.
L’attività fisica deve diventare una parte integrante delle nostre giornate.
Ormai un numero considerevole di studi scientifici ha dimostrato che il fare regolarmente esercizio sia una vera e propria «medicina»: infatti contribuisce a prevenire e curare piu’ di 40 patologie croniche, a guarire più in fretta e a diminuire notevolmente il rischio di ricadute, anche in caso di malattie gravi come i tumori, diabete, depressione, ipertensione, patologie cardiovascolari, obesità, ansia e osteoporosi.
Dall’autorevole American college of sports medicine (Acms) sono state rilanciata delle vere e proprie linee-guida, rigorosamente basate sulla scienza e suddivise per età.
In queste indicazioni si legge e si consiglia che per rimanere sani, agli adulti servono almeno 150 minuti alla settimana (suddivisi in 30 minuti al giorno per 5 giorni) di attività fisica, moderata o energica.
Se invece si deve dimagrire i minuti possono raddoppiare fino a 300 ogni settimana, il tutto comunque calibrato su ciascuna persona.
Per i ragazzi sono invece necessari almeno 60 minuti al giorno, da suddividere fra attività aerobica (con sforzo vigoroso, almeno tre volte alla settimana) e sport che aiutino il rafforzamento di muscoli e articolazioni.
L’attività aerobica, come per esempio una corsa in bicicletta, una camminata veloce, una corsa a piedi e anche il nuoto, per non dimenticare anche il ballo, possono avere effetti talmente significativi nella prevenzione e nella cura delle malattie da far invidia in certi casi ai farmaci più potenti tanto quanto una pastiglia: così dice infatti uno studio britannico pubblicato sulla rivista scientifica BritishMedical Journal a proposito dell’esercizio fisico.
Gli effetti sul cuore e sullo stato di salute generale vengono effettivamente paragonati a quelli di una pastiglia. La ricerca ha guardato alle condizioni di vita di circa 340mila pazienti, effettuando un confronto tra attività fisica e medicinali sulla prevenzione delle patologie cardiache, del diabete e persino di patologie tumorali.