Nei prossimi articoli vi parlerò nel dettaglio quanta attività svolgere a seconda dell’età. Oggi incominciamo con alcune informazioni generali.
Il sovrappeso e l’obesità infantile/giovanile hanno mostrato di sviluppare in problemi tipicamente adulti: ipertensione, alti valori di grassi nel sangue, resistenza insulinica, iperglicemia ecc.
Il Ministero della Sanità Italiano definisce obeso un bambino il cui peso supera del 20% quello ideale e, in sovrappeso, se lo supera del 10-20%.
In alternativa, lo definisce tale quando il suo BMI è maggiore del previsto. La crescita ponderale del bambino viene calcolata facendo riferimento alle tabelle dei percentili, grafici che riuniscono i valori percentuali di peso e altezza dei bambini, distinti per sesso ed età. (Confalone, 2002).
Secondo i dati ISTAT, nel 1999 gli italiani sovrappeso erano circa il 33,6% della popolazione, mentre gli obesi erano “soltanto” il 9,1%. Da allora ad oggi il dilagare dell’obesità non ha accennato rallentamenti, tanto che ha ormai raggiunto la soglia del 10% (9,8%). Cresce anche il numero di italiani sovrappeso, passati dal 33,6% del 1999 all’attuale 34,2%. Il dato più allarmante riguarda il fatto per cui l’Italia detiene, insieme alla Grecia e alla Spagna, il triste primato. Oltre un terzo dei bambini italiani di età compresa tra i sei e i nove anni è infatti in condizioni di sovrappeso o obesità (34,1%).
Dobbiamo, per quanto detto precedentemente, considerare che esiste un problema per i giovani sportivamente un po’ fiacchi e dagli stomaci poco, o per nulla, allenati, ovvero ingrassare durante la crescita non significa solo “gonfiare” gli adipociti ma anche aumentarle considerevolmente di numero.
Se non ci si muove secondo le linee-guida dell’OMS, dove viene consigliata almeno un’ora al giorno di attività, gli adipociti arriveranno a numeri spaventosi.
Andando oltre ai 20 miliardi, tipici di una persona normopeso, possiamo arrivare fino a punte di 100-120 miliardi nelle persone obese.
Questi sono numeri che restano a vita su addome, cosce e glutei se non si interviene con alimentazione e attività fisica.
Dimagrire da adulti sgonfierà questi ingombranti “palloncini”, ma il loro numero resterà quello ereditato da una gioventù che può essere stata più o meno virtuosa.
Potete solo immaginare cosa significhi dimagrire e aumentare gli spazi tra 120 mld di cellule di grasso anziché tra 20 mld di cellule di grasso…!
Tra gli adipociti si apriranno degli spazi immensi saranno difficili e lunghi da recuperare per chi invece ha le linee corporee di chi perde peso partendo solo da 20 mld di cellule adipose.
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