La scienza sostiene che praticare esercizio fisico regolarmente può favorire l’aumento nel sangue del colesterolo HDL (quello “ buono”), infatti se aggiungiamo 10 minuti di attività in più al nostro esercizio quotidiano potremmo aumentare la nostra concentrazione di colesterolo buono di 1,4 mg/dl.
L’incremento dell’HDL favorisce il trasporto del colesterolo dai tessuti e dalle arterie verso il fegato. Per tanti fattori l’esercizio fisico è un grande alleato per contrastare il colesterolo alto e per proteggere la nostra salute cardiovascolare. Va detto però che non tutti gli esercizi sono utili allo stesso modo se l’obiettivo è diminuire i livelli di colesterolo.

Da una metanalisi di un grande gruppo di studi è emerso che nelle persone in sovrappeso per ogni kg di peso perduto si assiste ad un aumento di circa 0,35 mg/dL dei livelli plasmatici di colesterolo HDL. Tale effetto si ottiene soltanto se la perdita di peso è stabile, quindi se il peso raggiunto viene mantenuto nel tempo.

È importante è intervenire con modifiche del proprio stile di vita; particolare attenzione andrà posta all’astensione dal fumo, al calo ponderale e ad eventuali modifiche dell’apporto alimentare.

Devo ricordare come la pratica di attività fisica moderata – tutti i giorni o quasi – comporti una riduzione del 30-50% del rischio di subire patologie cardiache rispetto alla popolazione che non fa attività motoria. Gli effetti positivi sulla salute cardiovascolare raggiungibili attraverso l’attività fisica sono massimi per chi passa dalla sedentarietà alla pratica di regolare attività fisica di intensità moderata. Sembra che i maggiori benefici dell’attività fisica sui livelli di colesterolo HDL siano correlati alla perdita di peso che essa promuove.

Non dobbiamo però dimenticare che l’esercizio motorio ha un ruolo secondario nel dimagrimento; nel senso che, se da un lato aumenta il dispendio energetico, dall’altro subordina totalmente dalla gestione della dieta. Se l’alimentazione non è calibrata, ovvero se non si instaura un bilancio calorico negativo, non può avvenire nessuna perdita di peso, a prescindere dall’allenamento. Il grado di attività fisica consigliabile per ottenere buoni risultati, in termini di riduzione della colesterolemia LDL e del rischio cardiovascolare può essere sintetizzato così:

-almeno 5 giorni alla settimana di attività fisica ad intensità moderata per 30-40 minuti al giorno;
-oppure almeno 3 giorni alla settimana di attività fisica ad intensità elevata per 20-30 minuti al giorno;
-altre linee guida consigliano almeno 150 minuti alla settimana di esercizio fisico con intensità da moderata a vigorosa.

L’attività fisica moderata non porta all’esaurimento delle forze ed equivale, ad esempio, a:

camminare di buon passo (4/5 km/h);
usare la cyclette od il tapis roulant
Come prevenire le malattie cardiovascolari in base a quanto detto dall’OMS.

Almeno 30 minuti di attività fisica al giorno;

Ridurre i grassi saturi (animali) a favore dei mono e polinsaturi (oli vegetali);
Aumentare il consumo di pesce (acidi grassi omega-3);
Aumentare il consumo di frutta e verdura (5 porzioni al giorno);
Evitare l’eccesso di sale e di zucchero;
Non fumare;
Attenzione all’eccesso di peso.
Cosa importante da sottolineare è che l’intensità dello sforzo e i carichi utilizzati devono seguire un incremento progressivo nel tempo ed essere sempre proporzionati alla forma fisica e al grado di allenamento di ciascuno. È quindi consigliato iniziare con esercizi a più bassa intensità, aumentando via via il carico del sistema muscolo-scheletrico al fine di evitare infortuni

Un consulto medico preventivo è comunque sempre utile e diviene essenziale in presenza di alcune condizioni: malattie cardiovascolari (angina, infarto, ictus, claudicatio intermittens), ridotta tolleranza agli sforzi fisici (fiato corto, dolore o senso di pressione al petto che sopraggiunge durante l’esercizio fisico), grave osteoporosi, terapie farmacologiche in corso, frequenti episodi di vertigini o svenimenti, e stati patologici in genere.