In questo articolo vorrei darvi uno spunto di riflessione sull’importanza dell’attività fisica come aiuto reale e concreto per la regolazione del peso in questo periodo così difficile.
Va ricordato che l’attività fisica in tempo di epidemia deve necessariamente prevedere regole e comportamenti differenti rispetto al passato, elementi come distanza di sicurezza, dispositivi di sicurezza e distanziamento sociale, faranno parte del nostro presente e credo del prossimo futuro.
Ritornando all’argomento di cui vi voglio parlare, dobbiamo considerare che il peso eccessivo è un problema serio e reale per la salute, e lo è ancora di più in presenza del virus come viene dimostrato da molte ricerche.
Vi parlerò di una delle tante ricerche che in questo periodo si sono succedute e che sono di supporto per far capire quanto l’attività fisica sia di aiuto in questo momento.
“Un gruppo internazionale di ricercatori ha analizzato gli studi sul tema diffusi finora, comprendendo nel complesso quasi 400mila pazienti in giro per il mondo.
Secondo i risultati dell’analisi, pubblicata sulla rivista scientifica Obesity Review, gli individui obesi risultati positivi al coronavirus hanno avuto il 113 per cento di probabilità in più di essere ricoverati in ospedale rispetto ai normopeso, e hanno avuto il 74 per cento di probabilità in più di finire in terapia intensiva a causa del peggioramento dei sintomi“
Inoltre in una nuova ricerca presentata all’EASD European Association for the Study of Diabetes conferma che il movimento riduce il rischio di malattie cardiovascolari, inibisce le citochine infiammatorie e migliora ovviamente, la sensibilità insulinica, aumentando significativamente l’aspettativa di vita dei pazienti con diabete di tipo 2.
Una nuova ricerca, presentata in occasione del meeting annuale dell’EASD, l’Associazione europea per lo studio del diabete, ha confermato la relazione tra esercizio fisico e aspettativa di vita, evidenziando per la PRIMA VOLTA che l’attività motoria è associata a una significativa riduzione del rischio di mortalità in chi soffre di diabete di tipo 2, la forma più diffusa e frequente nei soggetti in età adulta.
“Mortalità ridotta del 33% nei diabetici di tipo 2” AVETE LETTO GIUSTO!
Muoversi, fare sport non è solo e semplice divertimento, ma una cura per una vita sana, e soprattutto una vita migliore.