Mantenersi fisicamente attivi è importante sia per i pazienti in terapia, sia per coloro che hanno superato la malattia oncologica.
I risultati di uno studio suggeriscono che il momento migliore per iniziare a fare esercizio fisico sia nel corso della chemioterapia.
Durante una cura chemioterapica è possibile e consigliabile integrare lo sport, inteso come attività motoria moderata. La prima regola riguardo a quali attività e abitudini sono da mantenere e quali da eliminare durante la terapia è quella di fare sempre riferimento al medico specialista, in questo caso l’oncologo, che assiste durante questo percorso e che saprà indicare a seconda del tipo di terapia come e quale tipo di attività fisica integrare durante la chemioterapia.
Il movimento può infatti alleviare alcuni effetti delle cure come per esempio la stanchezza e il calo di forza muscolare. Nei casi in cui non fosse possibile allenarsi, una valida alternativa è iniziare un programma di esercizi al termine dei trattamenti sempre controllati e personalizzati.

Di seguito alcuni suggerimenti
* Fare passeggiate, anche brevi, per 10/15 minuti un paio di volte al giorno, mantenendo un’andatura leggera, senza creare affanno. Fare almeno 5000 passi al giorno, l’ideale sarebbero 10000.
* Effettuare degli esercizi respiratori facendo inspirazioni ed espirazioni profonde accompagnate da ampi movimenti delle braccia, come a disegnare con le braccia dei grossi cerchi nell’aria. Ripetere 10 respiri profondi per tre volte al giorno, preferibilmente, appena svegli, a metà giornata e prima di coricarsi.
* Praticare sport. Nuoto, cyclette, corsa dolce. Sono tutte attività consigliate ma è preferibile chiedere al proprio medico specialista l’attività che è più indicata per ogni specifico caso e affidarsi a corsi specifici per chi si sottopone a chemioterapia o a professionisti specializzati per pazienti oncologici evitando il faidate.

Fonte:
-www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/i-benefici-dellattivita-fisica-sul-tumore-durante-e-dopo-la-chemioterapia