Adattarsi ad una nuova temperatura, alla diversa lunghezza della giornata e a nuove abitudini di vita, può generare stress mentale e stanchezza fisica.
Ogni volta che c’è un cambio di stagione potrebbero manifestarsi una serie di disturbi, che possono compromettere la qualità della vita quotidiana.
Con il cambio di temperatura, pressione atmosferica e umidità si influenzano i livelli di serotonina e melatonina che sono due ormoni strettamente connessi al nostro umore e alla nostra vitalità e al ciclo circadiano.
Quasi il 90% delle persone che praticano attività fisica in maniera costante non vivono il cambio di stagione in modo traumatico. Anzi, con il passaggio dall’inverno alla primavera, hanno un miglioramento della performance, dovuto anche ad una maggior esposizione alla luce solare e a un clima più temperato.
Il problema maggiore dell’attività sportiva con il cambio di stagione è quello relativo alla capacità di regolare e mantenere una temperatura corporea corretta. Questa dipende essenzialmente dal rapporto tra quanto calore disperdiamo nello sforzo fisico e quanto viene prodotto dall’organismo. La particolarità è che la dispersione di calore avviene nell’organismo a livello periferico, mentre la produzione a livello centrale
Chi si allena durante tutto l’anno presenta delle difese immunitarie più alte e che rispondono meglio alle sfide degli agenti atmosferici e di eventuali virus.