La durata della vita si allunga sempre di più e questo è un dato di fatto.
Un numero di persone, sia uomini che donne, sempre crescente, raggiunge e supera l’età di 90 anni.
Se dobbiamo parlare del cervello, questo è un organo che può resistere ai processi di senescenza purché abbia una adeguata nutrizione ed ossigeno e sia adeguatamente stimolato.
Il cervello ha necessità di essere nutrito con la cultura, con ogni stimolazione sensoriale. Più i neuroni ricevono stimolazioni sensoriali e culturali, più si sviluppa la neuro plasticità, cioè la capacità da parte dei neuroni cerebrali di generare sinapsi, che sono fibre nervose in grado di collegare più neuroni tra loro.
Una delle attività che stimola maggiormente il cervello è l’attività fisica in tutte le sue forme.
L’attività fisica regolare è associata a un miglioramento delle funzioni cognitive. Studi scientifici hanno dimostrato che l’esercizio fisico stimola la produzione di sostanze chimiche nel cervello chiamate neurotrasmettitori, che favoriscono la concentrazione, la memoria e la capacità di risolvere problemi.
Ma quale esercizio fisico è più utile sulle funzioni cognitive?
Dall’analisi di 80 diverse ricerche è emerso che gli esercizi di resistenza, quelli di forza e infine un mix delle due tipologie sembrano migliorare le prestazioni cognitive.
Ma cosa succede al cervello quando ci si allena?
Come prima cosa, allenarsi permette di avere una aumentata circolazione del sangue anche al cervello, questo comporta una crescita neuronale e una maggiore capacità di connessione tra le cellule nervose. In soggetti fisicamente attivi, le funzioni cerebrali segnano un miglioramento generale.
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