Una delle 10 ricerche scientifiche più importanti dell’anno 2015, selezionate dalla rivista Science, è quella relativa alla scoperta del sistema linfatico all’interno del cervello.
Anche se ai più non dirà molto, lo studio degli scienziati della University of Virginia School of Medicine (Stati Uniti) appare come una delle pietre miliari delle neuroscienze degli ultimi decenni: anche a livello cerebrale è presente il sistema immunitario. Una scoperta -pubblicata in giugno dalla rivista Nature- destinata a riscrivere i libri di scuola e che probabilmente rivoluzionerà l’approccio a molte delle malattie neuro degenerative.
Cosa aggiunge questa scoperta? Il parere degli addetti ai lavori è unanime: sono sempre maggiori gli studi che sostengono che nelle malattie neurodegenerative e nella sclerosi multipla la componente infiammatoria gioca un ruolo fondamentale.
Che il cervello possa modulare la risposta immunitaria è supportata da studi che mostrano gli effetti dello stress mentale e fisico sulla salute generale e sull’immunità.
Il modo migliore e più efficace per rafforzare le difese immunitarie è adottare uno stile di vita sano, il che comporta: una dieta ricca di frutta e verdura, l’esercizio fisico regolare, non fumare, non eccedere nell’uso di sostanze alcoliche, mantenere sotto controllo il peso corporeo e la pressione arteriosa, dormire.
L’uso di farmaci del sistema nervoso centrale (ad es. oppioidi, antidepressivi, anticonvulsivanti) così come condizioni di depressione sono associati a bassa massa ossea e aumento del rischio di osteoporosi e fratture.
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