In questo momento storico molto particolare si sente parlare, a volte senza avere le competenze, di attività fisica e risposta immunitaria. In questo articolo, in modo sintetico, cerco di dare qualche spiegazione.
Studi scientifici confermano che l’attività fisica regolare modula le funzioni del sistema immunitario.
Il miglioramento nel controllo della suscettibilità all’infezione, dipende dal volume e dall’intensità del lavoro motorio che viene eseguito; per questo viene consigliata un’attività di intensità moderata, fino al 60% del massimo consumo di ossigeno, non più di 1 ora per sessione. Questo è in grado di aumentare l’efficienza del sistema immunitario, con riduzione dei fenomeni infiammatori.
Ma cosa fa l’ esercizio fisico?
L’esercizio fisico regolare, consente ai mitocondri di essere “addestrati”, portandoli ad un miglioramento della loro integrità, della loro efficienza e anche, cosa importantissima, sono in grado di adattarsi ai fattori di stress.
Ma cosa sono i mitocondri?
I mitocondri li possiamo definire come dei “generatori di energia cellulare”, regolatori del metabolismo, e li troviamo anche coinvolti in modo critico nella risposta antivirale.
I mitocondri, cosa importante, rispondono rapidamente alle condizioni ambientali, modulando il loro metabolismo e determinando cambiamenti nei livelli di produzione di energia, nell’efficienza della difesa immunitaria e nella regolazione della morte cellulare.
Viene suggerito in letteratura, che un’attività di fitness cardio-respiratoria ottimale, anche in questa situazione di pandemia, consente di controllare al meglio le risposte pro-infiammatorie e le risposte antivirali in seguito all’infezione, poiché vi è un’associazione inversa tra fitness cardio-respiratoria e ricovero per COVID-19.
C’è da dire che vista la notevole conoscenza emergente in questo campo, purtroppo viene sempre data poca attenzione sulle reali potenzialità dell’esercizio fisico e sui benefici che può portare se eseguito nel modo corretto e nella giusta dose.
Solo personale competente come il laureato in scienze motorie può creare un percorso idoneo per quanto suggerito dalle evidenze scientifiche.