Il processo di invecchiamento interessa tutta la popolazione del pianeta, nessuno è esonerato! L’eterna giovinezza è una delle chimere dell’uomo fin dall’antichità, un sogno che tale è destinato a restare, anche se si riesce ad arrivare con l’età sempre un po’ più avanti.
È vero che ormai la ricerca e la tecnologia studiano soluzioni e rimedi estetici per recuperare i segni che il tempo ci lascia. Ma il solo lato estetico anche se ci appaga, non soddisfa quella necessità di efficienza che ci consente di vivere più a lungo. Mantenere efficiente anche il corpo da un punto di vista strutturale e i nostri organi da quello funzionale è chiaramente un altro discorso!
In questo campo ci viene in aiuto l’attività fisica, meglio definita come esercizio fisico, che può essere usato come una cura efficace, tanto importante proprio perché ha la capacità di poter frenare l’avanzare del tempo del nostro orologio biologico.
L’esercizio fisico rafforza tutti i nostri apparati, dal sistema cardio-circolatorio e respiratorio, a quello nervoso e muscolo-scheletrico, nonché il sistema immunitario ed endocrino. Con l’esercizio fisico si genera quell’equilibrio tra scambio di fluidi e rigenerazione di cellule organiche in un continuo processo di rinnovamento nel nostro corpo.
Ma quale attività dobbiamo fare per poter usufruire di questo “bonus” di lunga vita? Attività aerobica o anaerobica? Qui occorre fare un po’ di chiarezza per capire “come muoversi e cosa fare! Attività aerobiche come corsa o similari o anaerobiche in palestra con pesi e macchine? Qual è da ritenersi più efficace?
Le attività Aerobiche (che utilizzano l’ossigeno per la produzione di energia necessaria al movimento), oppure Anaerobiche (che non utilizzano l’ossigeno per produrre energia)? Parlando di attività che devono lavorare sulla qualità di vita a lungo termine va sottolineato che:
l’attività anaerobica utilizzando energia di tipo non ossidativo, preserva l’organismo dell’infiammazione dei tessuti e, anzi, ne promuove la rigenerazione e la crescita attraverso la sollecitazione con i sovraccarichi, sia per quanto riguarda le fibre muscolari che i tessuti ossei, andando quindi a prevenire sarcopenia e osteoporosi, fenomeni che caratterizzano e limitano la vita delle persone anziane, e che spesso iniziano in età non propriamente avanzata specialmente nelle donne dopo gli eventi di mutazione ormonale.
La soluzione per rallentare l’invecchiamento ci viene suggerita da studi ed evidenze scientifiche, e si trova nell’abbinamento tra il lavoro cardiovascolare e l’esercizio muscolare ipertrofico. Considerando che il maggior fattore invalidante nell’anziano è la perdita del tono e del volume muscolare, seguito dal sopravvenire della fragilità ossea, appare di fondamentale importanza l’opportunità di essere più incisivi nella prevenzione di quest’ultima parte, anche perché, va ricordato che un lavoro con pesi e macchine fatto con intensità medio-alta contribuisce ugualmente alla salute del sistema cardiovascolare, andando ad attivare la circolazione sanguigna fino nei distretti più lontani.