Il grasso addominale è tipicamente di natura androide, la cosiddetta conformazione a “mela” caratteristica della genetica maschile ma molto spesso presente anche nella conformazione femminile, e quando in eccesso si definisce come “obesità addominale”.

Mi sento di spendere due parole per descrivere brevemente la differenza con il grasso distribuito nel resto del corpo, perché non si tratta solo di grasso sottocutaneo ma ha una componente più profonda che è il grasso viscerale o intraddominale che avvolge e comprime gli organi interni, suddividendosi a sua volta in diverse tipologie che hanno una composizione differente.
Questa caratteristica lo rende molto pericoloso correlandolo a patologie del metabolismo come l’insulino-resistenza e il diabete tipo 2, ipertensione, disordini lipidici nel sangue, dislipidemia, infiammazione sistemica, al rischio cardiovascolare, alla malattia di Alzheimer e quindi riducendo un modo significante l’aspettativa di vita.

Ma come si puoi riconosce l’obesità addominale? Inizialmente in modo molto semplice basta un centimetro da sarta.

Se la circonferenza addominale è superiore a 102 nei maschi e a 88 nelle donne si rientra nella categoria delle persone ad alto rischio per la salute.
Ma quali possono essere le cause? I maggiori fattori responsabili sono l’eccesso calorico nella dieta, l’abuso di alcolici e la sedentarietà. Il sesso maschile è più colpito di quello femminile anche se il 50% degli uomini e il 70% delle donne negli Stati Uniti di età compresa tra 50 e 79 anni, pensate, superano la soglia di circonferenza vita per il grasso addominale, ma anche quello femminile ne è soggetto specialmente dopo i 40 anni e con l’avvicinamento ed il superamento della menopausa.
In particolare per le donne è un problema che si sovrappone a quello ormai noto della naturale ritenzione idrica propria del sesso femminile, e che aumenta con la menopausa, provocando un ulteriore aggravio nel peso corporeo a discapito anche del sistema osteoarticolare che viene molto spesso compromesso.

Per prevenire o trattare il grasso addominale non vi sono cure o terapie miracolose. Ricordiamolo!

La soluzione è nello stile di vita che se non è adeguato, va assolutamente cambiato! L’esercizio fisico regolare, un’alimentazione equilibrata e un apporto calorico neutro in caso di normopeso, o negativo in caso di sovrappeso, prevengono nel primo caso e aiutano nel secondo a combattere il grasso addominale.
La comprensione dei problemi di salute legati all’obesità addominale può aiutare nel processo di auto motivazione nel cambiare il proprio stile di vita in uno più sano e attivo. Se avete già sviluppato qualche patologia correlata rivolgetevi al vostro medico prima di tutto e iniziate a considerare di frequentare una professionista qualificato per aiutarvi in un percorso di attività fisica specifica e con consigli nutrizionali.