Che cosa dice il grasso al cervello? I ricercatori dello Scripps Research Institute lo rivelano su ‘Nature’.

Grasso e cervello si parlano, lo fanno attraverso un’entità appena scoperta, i neuroni sensoriali, e un team di scienziati – tra cui un Nobel – ha ‘origliato’ il loro scambio di messaggi.
Per anni si è ritenuto che gli ormoni che fluttuavano passivamente nel sangue, fossero il modo in cui il tessuto adiposo poteva inviare al cervello informazioni relative allo stress e al metabolismo. Invece gli esperti hanno scoperto un filo diretto: i neuroni sensoriali portano un flusso di messaggi dal grasso al cervello.
Il rapporto tra il cervello e la massa grassa corporea è un argomento sempre più attuale nella ricerca scientifica.
L’eccesso di grasso corporeo può creare infiammazione nel cervello, responsabile anche di decadimento cognitivo ovvero più grasso abbiamo e più i nostri neuroni rischiano.
Gli adipociti del grasso addominale producono proteine infiammatorie in sigla scientifica TNF-alfa, IL-1, IL-6: citochine.
Queste passano dal grasso nel sangue e arrivano al cervello dove producono l’ infiammazione del cervello, che procura decadimento cognitivo, perdita di memoria e anche di capacità olfattiva.
Il grasso addominale causa uno stato di insulino resistenza cerebrale che porta ad un ridotto metabolismo del glucosio cerebrale in precise aeree cerebrali, con la conseguenza di avere perdita di memoria, decadimento cerebrale, perdita di capacità olfattiva.
Si può valutare la esistenza di uno personale stato di insulino resistenza con il rapporto tra glicemia ed insulina, chiamato indice H.O.M.A., e ciascuno può conoscerlo.
La scoperta suggerisce per la prima volta che il cervello sta esaminando attivamente il tuo grasso, piuttosto che ricevere passivamente messaggi al riguardo.

Le implicazioni di questa scoperta sono profonde.