La montagna ci aiuta a concentrarci, ci rende più creativi e aiuta a curare la depressione, migliorando l’autostima, l’agilità mentale e la consapevolezza di sé. Più si sale più aumenta la luminosità e il sole di montagna lentamente curerà la nostra depressione invernale e ci alimenterà di vitamina D.
La montagna è salute, si capisce anche andando a sole poche centinaia di metri di altitudine, ci si sente molto meglio in mezzo ai paesaggi naturali respirando a pieni polmoni l’aria meno inquinata.
Se saliamo a 1000 m anche gli occhi si perdono verso l’orizzonte e ci si accorge di vedere molto più nitidamente. Il nostro corpo lentamente si adegua al ritmo e ai suoni della natura che ci circonda , se si sale di altitudine ci accorgiamo che, pur diventando più faticoso procedere, lentamente ci adattiamo al nuovo ritmo e abbiamo la sensazione di avere riserve di energia inaspettate!
Ma a quale altitudine diminuisce l’ossigeno?
A quote comprese tra i 5-6000 m la pressione parziale di ossigeno scende a 80 mmHg e sulla cima della vetta più alta del mondo, il monte Everest a oltre 8800 m, la pressione parziale di ossigeno è meno di un terzo (circa 50 mmHg) rispetto a quella presente a livello del mare e la saturazione di ossigeno nel sangue.
Cosa succede al corpo in montagna?
La causa principale del mal di montagna è la diminuzione dell’ossigeno nel sangue o ipossiemia, che provoca un aumento della permeabilità dei capillari con conseguente fuoriuscita di liquidi (edema) nei polmoni e nel cervello.
Molto spesso si sente dire che la montagna stanca ma perché?
Ad una quota elevata la pressione atmosferica tende a scendere rispetto al normale e, con essa, si abbassa anche la concentrazione di ossigeno nell’aria; queste due condizioni portano l’organismo a sviluppare ipossia, ovvero diminuzione dell’ossigenazione del sangue.
Ma chi ha la pressione alta può andare in montagna?
Per chi soffre di ipertensione i medici consigliano di non salire sopra i 2500 metri d’altitudine. C’è il rischio di possibili danni dovuti all’ipossia (condizione di carenza dell’ossigeno a livello dei tessuti dell’organismo) e ad un ulteriore aumento dei valori di pressione arteriosa.
Come evitare il mal di montagna?
Secondo gli esperti, una salita graduale di 400 metri al giorno potrebbe aiutare a prevenire il mal di montagna acuto. Ma i viaggiatori possono anche provare la pre-acclimatazione o un’esposizione regolare all’altitudine, così come devono idratarsi con acqua ed evitare alcoolici.
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