L’ acqua è estremamente importante per il nostro organismo soprattutto quando pratichiamo esercizio fisico ma dobbiamo stare attenti sia alla disidratazione che all’ iperidratazione.
Al giorno d’oggi in parte per via delle pubblicità e in parte a causa dell’ignoranza e a volte della negligenza dei consumatore, abbondano le teorie in merito al giusto consumo d’ acqua.
Qualcuno afferma che dobbiamo berne da 8 a 10 bicchieri al giorno altri parlano di almeno due o 3 litri se vogliamo mantenere idratato l’organismo, spesso queste quantità hanno a che fare con metodi di allenamento o dimagrimento che ne suggeriscono consumi sconclusionati, per questo motivo bisogna stare attenti perché alcune teorie sono sbagliare oltre che pericolose per la salute. Dobbiamo ricordare, che la quantità d’acqua che si consuma può variare alcuni valori ematici, se ne beviamo troppa rischiamo di causare problemi ai reni, questi ultimi infatti organi escrettori per eccellenza non potranno filtrare i liquidi abbastanza rapidamente procurando così una diluizione dei livelli di potassio sodio e cloro sostanze direttamente coinvolte nell’attività contrattile dei muscoli. Se ciò avviene si possono rischiare disturbi molto importanti.
Bisogna rifuggire dalle teorie non dimostrate e da quelle che si diffondono per interesse e non fanno riferimento alle sperimentazioni scientifiche.
Molta gente crede che quando si comincia ad avere sete vuol dire che il corpo è già in uno stato di disidratazione, altri pensano che l’ acqua faccia dimagrire. Si puo’ affermare che non c’è nulla di più lontano dalla verità, l’acqua non fa ingrassare né dimagrire perché non ha calorie.
Se una persona beve 1 litro d’acqua, questa passa per i reni che la filtrano e la mandano alla vescica, dopo un paio d’ore la persona in questione urinerà.
La domanda che sorge spontanea è chiedersi che cosa sarà successo?
La risposta e’ semplice, c’e’ stato un ricambio di liquidi nel corpo, dopo quelle due ore il numero di molecole di acqua che l’individuo aveva nell’organismo sarà esattamente lo stesso. Il rischio maggiore non è quindi, la disidratazione ma la iper idratazione ovvero l’intossicazione d’ acqua.
Quindi coloro che non fanno una considerevole attività fisica a livello professionale devono bere tanta acqua quanta ne richiede il corpo devono cioè placare la sete.