La musica è presente in tutti gli ambiti della nostra vita. Usata come metodo di rilassamento, come accompagnamento di un momento di gioia o per una corsa o all’allenamento.
Non si puoi negare che ascoltando musiche e melodie vengano attivate nel nostro cervello proprio le aree adibite al movimento.
Parlando di stress bisogna sottolineare che la gestione dello stress può avvenire con diverse metodiche. Tra queste, la musica sta acquistando sempre più considerazione nel mondo scientifico, grazie ai numerosi studi che ne confermano l’efficacia. In particolare, la musico-terapia è usata come trattamento complementare in molte malattie.
Un riscontro diretto lo raccolgo durante le mie lezioni in palestra, occasioni in cui mi dicono “che bella playlist! Abbiamo lavorato tanto ma sentiamo la mente libera”.
La musica ha un grande potere perché coinvolge tutto il cervello, e attraverso le sue aree puoi trasmettere al sistema nervoso autonomo impulsi in grado di controllare il ritmo cardiaco, la pressione arteriosa, la temperatura corporea, il comportamento alimentare, lo stato dell’umore, dell’ansia e depressione, il desiderio sessuale.
La musica, soprattutto se piace, può controllare efficacemente la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, ridurre i livelli di ansia e depressione e migliorare la qualità del sonno. La musica può produrre effetti significativi sul profilo ormonale soggettivo. Il sistema neuroendocrino (asse ipotalamo-ipofisi-surrene) è coinvolto ed avere un ruolo importante nella gestione dello stress. Il sistema simpatico-surrenale media la secrezione di ormoni come catecolamine, adrenalina e noradrenalina. La musica agisce anche sul sistema limbico che è legata alla memoria e alla gestione delle nostre emozioni.
Quindi via libera alla musica di qualunque tipo e muovetevi.
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