Da sempre uso la musica in tutte le mie lezioni adattandola alla tipologia dell’attività che sto svolgendo e considerando chi mi trovo di fronte.

Lo spaziare con musiche di diversi generi mi da la possibilità di incontrare le preferenze delle partecipanti e di poter essere più efficace nel aggiungere gli obiettivi che mi sono prefissata.

Alla fine di questo articolo vi consiglierò delle musiche adatte per un’attività tra moderata ed intensa.

Ricordo che prima di intraprendere un’attività fisica si deve avere l’autorizzazione del medico di riferimento.

È noto che i suoni possono influenzare lo stato psico-fisico ed avere effetti diversi sugli stati d’animo e sulle emozioni di una persona. Variando la tipologia di musica e melodia cambia di conseguenza la tipologia dello stimolo. Possiamo usarla sia come sedativo che come stimolante. La musica con BPM (battiti per minuto) alto può essere usata per “caricarsi” prima di una prestazione motoria.

Invece la musica con BPM basso può aiutare a calmarsi ed aiuta la focalizzazione sull’obiettivo da raggiungere.

Esistono studi scientifici che dimostrano come la musica aiuti a diminuire la percezione dello sforzo e della fatica, durante l’attività fisica e come abbia degli effetti positivi sulla performance.

Emerge, da questi studi, che gli effetti sopra citati siano dati dall’effetto “distraente” della musica, che quindi aiuta a non pensare allo sforzo e alla fatica che si sta compiendo in quel momento.

La musica è uno stimolo uditivo molto potente e può essere utilizzata per attenuare le sensazioni corporee negative che di solito si possono presentate durante l’esercizio fisico soprattutto se è di alta intensità o se fatto in una situazione non proprio agevole.

Il ruolo stimolante della musica potrebbe essere fondamentale nei periodi più difficili dell’allenamento, come quando si è un po’ annoiati, quando la motivazione diminuisce oppure in chi fa molta fatica a fare esercizio fisico.

Dal punto di vista scientifico e dai risultati raccolti in questi anni di intervento si può affermare che l’ascolto della musica interviene su molteplici meccanismi fisiologici: è in grado di influenzare l’asse ipotalamo-ipofisario ed il sistema nervoso autonomo (stesse aree cerebrali che gestiscono funzioni involontarie come il battito cardiaco e la digestione), capace di modulare una serie di risposte metaboliche.

Inoltre la musica innesca la produzione di endorfine ed il rilascio di dopamina nei centri neurali (la dopamina è un neurotrasmettitore che si occupa della produzione del piacere, e come tale è identificato anche come neuro-ormone che innesca la produzione di endorfine che migliora l’umore e condizionano il rilassamento).

Abbiamo capito bene quali sono gli effetti positivi della musica durante l’attività motoria, nel prossimo articolo analizzeremo uno studio pubblicato sul Journal of Sport and Exercise Psychology da “Costas Karageorghis”, della Brunel University in Gran Bretagna, per vedere gli effetti pratici!