Potrebbe essere stress emotivo? Il nostro stile di vita è cambiato, tutti lo abbiamo visto, ci muoviamo molto meno e abbiamo accelerati i nostri pensieri.
Sono proprio questi ultimi che involontariamente prendono il controllo della nostra vita, diventando deleteri per il nostro organismo.
Il pensiero è un processo automatico che condiziona costantemente i comportamenti in base alle informazioni provenienti dal nostro vissuto, e molto spesso non funzionali al contesto che viviamo e al momento che stiamo vivendo. Ma quali sono le conseguenze organiche?
Le rigidità muscolari riflesse che si creano come risposta allo stress, considerato come una reazione d’allarme, sono difese organiche naturali se mantenute nel giusto tempo, ma quando lo stress psicologico soprattutto i pensieri, quelli negativi in particolare, sono continui, il nostro corpo, così come riporta la Psiconeuroendocrinoimmunologia PNEI, si sovraccarica e ci rende più deboli nei confronti di qualsiasi malattia anche la più comune.
Ma cosa accade ai nostri muscoli?
I muscoli nello specifico, sono sia vittime che carnefici dello stress.
Gli stessi, creano involontariamente una corazza che comporta un aumento del tono muscolare e quindi un’ aumento della pressione interna, che porta talvolta a delle difficoltà di ossigenarsi e nutrirsi. Nel tempo questa condizione potrebbe portare sia un indebolimento della stessa muscolatura, che un sovraccarico innaturale di altre strutture con conseguente alterazione soprattutto della postura.
Tutto questo potrebbe generare dolori muscolo-tensivi che potrebbero avere ripercussioni negative anche sulla nostra psiche.
Ma qual’ è la parte del corpo più interessata?
Il diaframma, muscolo più importante della respirazione, è l’attore principale di questo meccanismo.
Considerato il muscolo dell’emozione, nel tempo, avrà la tendenza ad accorciarsi e irrigidirsi generando tutta una serie di rischi sulla salute, tra cui:
-Dolore cervicale, lombare, mal di testa, formicolii e parestesie da protrusioni o ernie cervicali
-Colite, gastrite, ernia ietale, reflusso ecc.
-Incontinenza, ciclo irregolare, problematiche all’apparato riproduttivo
-Ansia, attacchi di panico, stress
-Cellulite, ritenzione idrica.
E tanto altro. È un vero “corto circuito “che nasce dalla identificazione con la propria mente, pensieri compulsivi, che per esistere ha bisogno del tempo passato o futuro, facendoci perdere qualsiasi contatto con il PRESENTE, unico tempo che realmente dovremmo vivere!
I pensieri si alimentano di ricordi passati, positivi e negativi, oppure di eventi futuri con ansie, paure o aspettative.
Non essere capaci di smettere di pensare è molte volte terribile, ma non ce ne rendiamo conto perché quasi tutti ne soffrono, per cui è considerato, purtroppo, normale. Questo rumore mentale incessante, spesso impedisce di vivere al meglio.
Ma la soluzione qual è?
La soluzione sta nell’interrompere questo circolo vizioso. In tempi brevi.
Questo è possibile grazie alla ginnastica posturale ed agli esercizi specifici per la postura, che lavorano sia sul corpo allungando i tessuti che generano dolore, che sulla consapevolezza nel vivere interiormente e mantenerla nella nostra memoria a lungo termine.
Il conseguimento e mantenimento della buona salute, deve avvenire attraverso una riprogrammazione di un nuovo e più funzionale schema corporeo che tenga in considerazione le tensioni muscolari che si sono verificate e vengano trattate nel modo corretto e con i tempi idonei per il soggetto in questione.
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