Durante il sonno, il corpo è capace di rimuovere i prodotti di scarto metabolico che si accumulano nei periodi di attività.
Questo riguarda in particolare il cervello, nel quale le specie reattive dell’ossigeno, sono eliminate ad un ritmo più accelerato durante il sonno che durante la veglia.
Durante la notte ci svegliamo ogni due ore circa. E’ una esperienza che viviamo ogni notte. Succede che il sonno è composto da un ciclo che ha un tempo di durata tra 90-120 minuti.
Il ciclo del sonno é diviso in quattro fasi:
1- fase di sonno leggero;
2- fase intermedia;
3- fase di sonno profondo;
4- fase onirica.

Le fasi si susseguono l’una all’altra in questa sequenza. Ogni notte questo ciclo si ripete. Per la salute del cervello e dell’intero organismo dobbiamo dormire almeno 5 ore a notte.
Noi non possiamo comandare al sonno e neppure scegliere i sogni.

Parliamo dell’ormone del sonno.
Esiste l’ormone del sonno: ovvero la melatonina, che si forma dalla trasformazione della serotonina, molecola ottenuta da un amminoacido: il triptofano.
Questo processo biochimico é sotto il controllo della vitamina D. Chi ha carenza di vitamina D può avere insonnia. Per avere la vitamina D circolante nel sangue, occorre assumerla nel tardo pomeriggio o a cena ma sempre sotto controllo medico.
Quale viene ritenuta la fase di sonno più importante?
Il sonno profondo è la fase di cui ci si riposa e di cui si ha maggior bisogno per percepire le giuste energie al risveglio: a differenza di quanto accade durante la fase Rem, durante il sonno profondo le onde cerebrali diminuiscono notevolmente, e si verifica anche una progressiva diminuzione della frequenza cardiaca.
Cosa succede se dormiamo poco?
La privazione del sonno a lungo termine può avere degli effetti più preoccupanti come ipertensione, obesità, diabete, ictus e infarto. Inoltre si ha maggiore propensione a sviluppare patologie psichiatriche quali stress, ansia, depressione, paranoia nonché l’invecchiamento precoce del sistema nervoso.