Per la nostra salute, il microbiota è fondamentale.
Dieta, antibiotici ed età, sono alcuni dei principali fattori che ne influenzano le caratteristiche. A questi si aggiunge l’esercizio fisico. Sul contributo di quest’ultimo rimane tuttavia ancora molto da scoprire.
La sola attività fisica è in grado di modificare il microbiota intestinale dell’uomo in termini di composizione e funzionalità. È quanto hanno osservato Jacob M. Allen e il suo gruppo di ricerca all’University of Illinois at Urbana-Champaign, soprattutto in soggetti normopeso e in relazione all’esercizio continuato nel tempo, attraverso uno studio recentemente pubblicato in Medicine & Science in Sports & Exercise.
Nonostante, infatti, l’attività fisica fosse stata più volte associata ad alterazioni nella composizione batterica dell’intestino, non era stato ancora approfondito, almeno fino a questo studio, il suo contributo nel tempo oltre che il suo effetto in soggetti normopeso vs obesi.
A questo proposito, i ricercatori hanno voluto determinare l’impatto che l’esercizio fisico continuativo ha riportato sulla composizione, sulle capacità funzionali e sulla produzione di particolari metaboliti del microbiota intestinale di un gruppo di persone.
Dai risultati ottenuti possiamo dunque affermare che l’esercizio fisico:
-migliora la composizione corporea e la potenza aerobica: dopo le 6 settimane di allenamento si è riscontrato, un generale incremento della massa magra e della densità ossea, e anche una diminuzione di quella grassa;
– è stato anche dimostrato un aumento degli indici di VO2max nelle performance di cardio.
Questi risultati sono stati tuttavia invertiti dal ritorno alla sedentarietà che ha determinato complessivamente un ritorno ai valori registrati alla baseline.
Quindi l’esercizio fisico modifica la composizione e la funzionalità del microbiota intestinale dell’uomo indipendentemente dalla dieta seguita, ma in relazione allo status di peso corporeo.
Ciò nonostante, i benefici ottenuti durante un periodo di attività continuativa vengono persi se si ritorna ad una condizione di sedentarietà.
Se l’esercizio fisico influenza il microbiota, non lo fa sempre allo stesso modo. Oltre alla tipologia di attività fisica sono poi da considerare anche i fattori ad essa correlati quali l’intensità dell’allenamento, l’ambiente, la dieta seguita da chi fa attività motoria.
Maggiori sono le evidenze che sottolineano una certa differenza di profilo batterico tra gli sportivi e i sedentari.
In generale, le evidenze disponibili si possono però riassumere come segue:
-l’esercizio sembrerebbe promuovere la ricchezza della comunità batterica alterando soprattutto alcuni batteri promuovendo la colonizzazione di ceppi promuoventi la salute e le performance atletiche.
-i cambiamenti indotti dall’esercizio sono transienti e, con ogni probabilità, dipendenti da stimoli ripetuti
-un esercizio eccessivo e/o prolungato impatta negativamente sulla funzionalità intestinale aumentando ad esempio la permeabilità intestinale.
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