In 5 anni il numero delle persone obese è aumentato del 25%, arrivando a valori compresi tra l’8 e il 10% per gli adulti e tra il 10 e il 12% tra i bambini, con punte al sud della penisola e fra gli uomini.
L’eccesso di peso, hanno avvertito i medici, può provocare problemi cardiovascolari e disturbi a muscoli e ossa. Può portare a diabete di tipo 2, ipertensione, malattie del fegato e cancro. Un articolo pubblicato di recente sul “New England Journal of Medicine” ha infatti dimostrato che l’obesità è il più importante fattore di rischio indipendente per i tumori e la prima causa di morte prevenibile.
Viene perfino prima del fumo “di sigaretta”, hanno affermato gli studiosi, invitando ad una dieta più sana e a fare più attività fisica.
Si ritiene che l’obesità sia dovuta ad un aumento del grasso viscerale, accumulato intorno agli organi del corpo, che esercita un’attività ormonale e metabolica. È inoltre emerso che l’obesità centrale costituisce un maggiore fattore di rischio per malattie cardiovascolari, diabete e demenza rispetto all’obesità corporea totale.
Gli sport consigliati per gli obesi sono quelle attività cosiddette aerobiche come la bicicletta e la camminata: non servirà essere degli atleti o dei corridori, sarà sufficiente cercare di mantenere fede agli impegni presi con se stessi per uscirne cambiati.
Per gli adulti le attuali raccomandazioni dell’OMS consigliano di svolgere nel corso della settimana un minimo di 150 minuti di attività fisica aerobica d’intensità moderata oppure un minimo di 75 minuti di attività vigorosa più esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari due o più volte a settimana.
Per prevenire lesioni muscolari, le persone obese dovrebbero iniziare con allenamenti a bassa intensità utilizzando bassi carichi, esempio 1 serie per esercizio, da 8 a massimo 12 ripetizioni, 2 giorni a settimana. Successivamente si potrà aumentare volume e intensità di lavoro sempre dopo autorizzazione del proprio medico di riferimento.
Il controllo del peso corporeo è un elemento fondamentale dello stile di vita improntato al benessere psico fisico. Spesso però l’indicazione all’attività fisica nei soggetti che sono sovrappeso o, peggio ancora, negli obesi provoca una reazione ostile. Infatti, la proposta di intraprendere un programma di riduzione del peso basato sulla restrizione calorica e contemporaneamente anche sull’aumento dell’attività fisica e muscolare è quanto di più fallimentare si possa pensare, se non è accompagnata da un adeguato processo motivazionale. L’obesità e il sovrappeso richiedono pertanto un approccio integrato multidisciplinare e psico comportamentale.
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